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È uno dei percorsi più conosciuti delle Valli di Lanzo per le molte testimonianze di religiosità che custodisce, dai piloni votivi alle cappelle, al santuario di Santa Cristina che sorge a picco sulla roccia a 1340 m di quota. La fabbrica attuale è il risultato di vari ampliamenti intorno al nucleo primitivo, costituito da un pilone votivo eretto dopo “l’apparizione” della martire a un pastore minacciato dai lupi. Nell’abside
a destra dell’altare è visibile – anche dall’esterno – un affresco datato 1514 che raffigura santa Cristina insieme alla Vergine Maria con in braccio il Bambino. L’esistenza del pilone viene fatta risalire al XIV secolo, ma il culto della Santa risulta ben più radicato.
Dislivello: 700 m circa
Tempo di percorrenza ore 3,30
Segnavia n. 242, 301, 301A
Difficoltà E (escursionistico)
Periodo migliore: da aprile a ottobre
Il percorso ha inizio da Ceres (701 m), dove si può parcheggiare l’auto nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale, per poi risalire – verso nord ovest – il centro storico del paese (via Roma) e imboccare la prima strada
a sinistra (150 m, cartelli indicatori) che termina con il sentiero che si inerpica tra i boschi di castagni e faggi.
Nel primo tratto si incontrano diverse baite fino a giungere prima alla cappella della Peste (al Pian di Ceres, con affreschi datati 1577 di Oldrado Perini, oggetto della Giornata Fai di Primavera 2015) e poi alla cappella della Madonna degli Angeli. Continuando, si giunge infine ai piedi della scalinata in pietra, ultimo tratto di salita al santuario di Santa Cristina. Per dirigersi verso Cantoira occorre prendere il sentiero a destra della scalinata, scendendo (versante opposto, direzione nord), inizialmente costituito anch’esso da scalini in pietra.
Dopo circa 15 minuti si raggiunge un bivio, che rende possibili i seguenti percorsi:
– a) il sentiero pianeggiante a sinistra (nord ovest, scelta consigliata) raggiunge la frazione Senale, dove è possibile dissetarsi alla fontana posta al centro delle case, ormai disabitate. Proseguendo si arriva in località Combin, dove
si può ammirare un dolmen preistorico (cartelli indicatori), per poi raggiungere la sponda del torrente Stura nei pressi del ponte di Case Michiardi;
– b) mantenendo la direttrice nord sulla linea di massima pendenza si giunge invece presso la località Inverso, all’altezza del ponte della Stura sito in località Centro.
Indipendentemente dalla diramazione seguita, entrambi
i sentieri incrociano una strada sterrata, di recente costruzione. Se è stata scelta la destinazione frazione Senale – percorso a), è importante fare attenzione e risalire lo sterrato per qualche metro, in modo da riprendere il sentiero interrotto. Qualora si sia optato per il percorso b), la carreggiata taglia più volte il sentiero ed è facile orientarsi. Percorrendo la strada si arriva comunque alla frazione Inverso di Cantoira, passando per la località Case Togli (Toj).
Giunti alfine in riva al torrente Stura, percorrendo la strada che fiancheggia la destra orografica si fa ritorno a Ceres. Poco prima del termine dello sterrato, il sentiero 301A si stacca sulla destra in salita, arrivando al cimitero di Ceres. Superatolo, seguendo i segnavia ci si alza sulla destra percorrendo ancora un tratto di mulattiera tra le case, prima di uscire sulla piazzetta ove sorge l'antico campanile romanico (XI sec.) di Ceres, dal quale si procede in lieve discesa lungo la via Roma già percorsa all'andata, chiudendo così l'anello.
Bibliografia di riferimento:
S. CARPANO, Le Valli di Lanzo. Studio di storia, arte, di folklorismo e guida per il turista, l’alpinista lo sciatore,
Torino, 1931.
A. BONCI, C. CALZA, Valli di Lanzo. Un altro punto di vista: guida alla ricerca di monumenti minori, popolari e poco noti, GS Editore, 1999.
L. BORELLO, Santuario di Santa Cristina, m 1340, Cantoira (Ceres), in A. AUDISIO (a cura di), Sui sentieri della religiosità. Valli di Lanzo, Lanzo T.se, Società Storica delle Valli
di Lanzo, vol. XCVI, 2006.
O. FAVARO, Storia della Comunità e della Parrocchia di Cantoira, Società Storica delle Valli di Lanzo, vol. CI, 2007.
Il santuario di Santa Cristina è stato esaminato da C. CHIARIGLIONE, L. DUVA, G. SILANOS, Chiese e cappelle nella
Val Grande di Lanzo, Società Storica delle Valli di Lanzo,
vol. LXIV, 2000. Le cappelle della Peste e della Madonna degli Angeli sono state indagate da P. MASSAGLIA, Chiese
e cappelle in Val d’Ala, Società Storica delle Valli di Lanzo, vol. XCVII, 2006.
Sull’opera di Giovanni Oldrado Perini: A. OLIVIERI, La firma
di un pittore rinascimentale nelle Valli di Lanzo e del Malone: Giovanni Oldrado Perini, in 2ª Miscellanea di studi storici
sulle Valli di Lanzo, Società Storica delle Valli di Lanzo,
vol. C, 2007.
Sul dolmen del rio Combin: F. RUBAT BOREL, Cinquemila anni di preistoria e protostoria delle Valli di Lanzo, in Pagine nuove – 3, Società Storica delle Valli di Lanzo, vol. CXX, 2013.
L’attribuzione dell’affresco di santa Cristina al “Maestro della Confraternita di Lemie” si trova in: C. BERTOLOTTO,
G.G. MASSARA, Presenze pittoriche rinascimentali nelle Valli
di Lanzo. Cicli di affreschi a Lemie, Società Storica delle Valli di Lanzo, vol. CXXIX, 2015.
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